La Polinesia francese è un insieme di arcipelaghi dipendenti dalla Francia, situato nell'Oceano Pacifico, a circa 6.000 chilometri a est dell'Australia.
Le 118 isole della Polinesia Francese, di origine vulcanica o corallina, sono suddivise in cinque arcipelaghi: le Isole della Società (che comprendono Tahiti), le Tuamotu, le Marchesi, le Tubuai e le Gambiers.
Protettorato francese dal 1842, la Polinesia è divenuta territorio d'oltre-mare nel 1946.
Grazie alla legge-quadro Defferre sulla decentralizzazione, ha beneficiato, nel 1984, di un primo statuto di autonomia interna.
L'evento più famoso della regione, avvenuto in tempi relativamente recenti, fu l'ammutinamento del Bounty: fu infatti a Tahiti e sull'isola di Tubuai che Fletcher Christen e i suoi compagni si rifugiarono dopo aver abbandonato, il 28 aprile 1789, vicino alle isole di Tonga il capitano William Bligh e l'equipaggio rimastogli fedele.
Il clima tropicale della Polinesia Francese conosce due stagioni distinte.
La stagione delle piogge, che dura da novembre ad aprile, presenta temperature medie comprese tra i 27 e i 30°C accompagnate da umidità, piogge intense (in questo periodo cade il 75% delle precipitazioni annue) e temporali brevi e violenti.
Durante la stagione secca, da maggio a ottobre, le precipitazioni sono scarse, l'aria è più asciutta e le temperature sono un po' più fresche.
L'isola più importante e popolata è Tahiti.
La Polinesia francese è situata in una regione soggetta ad intensa attività sismica.